Buon anno a tutti!
Oggi sono qui per svelarvi chi occupa il secondo gradino del nostro shit-podio.Se volete sapere di che serie si tratta, cliccate su “leggi altro” e proseguite nella lettura.
Ladies & gentlemen, vince la medaglia d’argento…
Oggi sono qui per svelarvi chi occupa il secondo gradino del nostro shit-podio.Se volete sapere di che serie si tratta, cliccate su “leggi altro” e proseguite nella lettura.
Ladies & gentlemen, vince la medaglia d’argento…
Lasciatemelo dire: non sono affatto sorpresa. In Casa Subspedia in molti siamo affezionati a Once Upon a Time che, pur avendo perso un po’ di smalto rispetto alla prima stagione (la trovate al #10 posto della nostra shit-classifica), ci ha tenuti tutti con il fiato sospeso con il mid-season finale della terza stagione. Lo spin-off dedicato al Paese delle Meraviglie, però, non convince.
La serie narra le vicende della giovane Alice che fugge da un manicomio e ritorna nel magico mondo che aveva visitato da bambina, per salvare il suo innamorato Cyrus, alias il il genio della bottiglia.
«Nessuno credette ad Alice, quando raccontò delle sue avventure nel Paese delle Meraviglie.»
Queste le parole del Bianconiglio, ed ecco spiegato il perché del manicomio. Un manicomio che viene mostrato assai di rado (o meglio due volte e per pochi attimi, in otto episodi), a dispetto delle aspettative che in molti avevamo dopo aver visto il trailer della serie.
Forse la pecca sta proprio nel fatto che c’è troppo Paese delle Meraviglie e poco mondo reale, ed il fatto che questo mondo fantastico sia realizzato con degli effetti speciali da dimenticare, non aiuta.
Potrebbe essere una scelta stilistica (forse anche per differenziare lo spin-off dalla serie madre nella quale il cambio mondo reale/mondo delle fiabe è abbastanza frequente) e l’avremmo anche apprezzata, se non fosse che la storia narrata risulta piatta ed i personaggi non sono da meno.
La serie narra le vicende della giovane Alice che fugge da un manicomio e ritorna nel magico mondo che aveva visitato da bambina, per salvare il suo innamorato Cyrus, alias il il genio della bottiglia.
«Nessuno credette ad Alice, quando raccontò delle sue avventure nel Paese delle Meraviglie.»
Queste le parole del Bianconiglio, ed ecco spiegato il perché del manicomio. Un manicomio che viene mostrato assai di rado (o meglio due volte e per pochi attimi, in otto episodi), a dispetto delle aspettative che in molti avevamo dopo aver visto il trailer della serie.
Forse la pecca sta proprio nel fatto che c’è troppo Paese delle Meraviglie e poco mondo reale, ed il fatto che questo mondo fantastico sia realizzato con degli effetti speciali da dimenticare, non aiuta.
Potrebbe essere una scelta stilistica (forse anche per differenziare lo spin-off dalla serie madre nella quale il cambio mondo reale/mondo delle fiabe è abbastanza frequente) e l’avremmo anche apprezzata, se non fosse che la storia narrata risulta piatta ed i personaggi non sono da meno.
La serie manca d’azione, tanto che il ricongiungimento di Alice e Cyrus più che difficile e travagliato appare stucchevole già dal secondo episodio.
Insomma: molti di noi, quando hanno motivato il voto negativo dato a questa serie, hanno ripetuto più e più volte: noisa, noiosa, noiosa; ed in tanti non sono andati oltre alla visione dei primi due o tre episodi.
Un’ultima considerazione la dedico alle le frasettine “tipiche” di alcuni personaggi, dette a mo’ di slogan come tratto caratterizzante. Mi riferisco ai “darling” (cara/o) della Regina Rossa ma, soprattutto, ai “bloody hell!” (per la miseria!) del Fante. Sarà che, quando si traduce, le frasi più ricorrenti saltano subito all’occhio, ma in questo caso ne vien fatto un uso davvero spropositato!
Insomma: molti di noi, quando hanno motivato il voto negativo dato a questa serie, hanno ripetuto più e più volte: noisa, noiosa, noiosa; ed in tanti non sono andati oltre alla visione dei primi due o tre episodi.
Un’ultima considerazione la dedico alle le frasettine “tipiche” di alcuni personaggi, dette a mo’ di slogan come tratto caratterizzante. Mi riferisco ai “darling” (cara/o) della Regina Rossa ma, soprattutto, ai “bloody hell!” (per la miseria!) del Fante. Sarà che, quando si traduce, le frasi più ricorrenti saltano subito all’occhio, ma in questo caso ne vien fatto un uso davvero spropositato!
Il Fante un po’ lo perdoniamo, però, perché il suo faccino piacente ed il suo bellissimo accento sono due delle ragioni per le quali i più stoici di noi continuano a seguire la serie. E poi, chissà cosa combinerà il bel Will nei panni di genio della bottiglia…
Voi siete curiosi? La serie vi piace? Ditecelo lasciando un commento!
E per finire, vi ricordo che la 1x09 andrà in onda (salvo cambi di programmazione) il 6 marzo.
- Nyn
Voi siete curiosi? La serie vi piace? Ditecelo lasciando un commento!
E per finire, vi ricordo che la 1x09 andrà in onda (salvo cambi di programmazione) il 6 marzo.
- Nyn