Caspita, siamo già arrivati al numero tre?
Direi proprio che il tempo corre velocissimo (ma mai veloce come Flash!).
Siamo ormai sul podio, nell’Olimpo di quelle che i traduttori del nostro team ritengono essere le serie più belle del nostro palinsesto… quale sarà la serie a cui abbiamo voluto assegnare la medaglia di bronzo?
Non vi resta che premere sul pulsante sottostante e proseguire nella lettura!
Direi proprio che il tempo corre velocissimo (ma mai veloce come Flash!).
Siamo ormai sul podio, nell’Olimpo di quelle che i traduttori del nostro team ritengono essere le serie più belle del nostro palinsesto… quale sarà la serie a cui abbiamo voluto assegnare la medaglia di bronzo?
Non vi resta che premere sul pulsante sottostante e proseguire nella lettura!
Partiamo dai fatti assodati: Arrow è, sicuramente, una delle migliori serie degli ultimi anni. E, personalmente, è la serie che più mi ha sorpreso della scorsa stagione. Parliamoci onestamente: con premesse come Smallville, mi aspettavo davvero il peggio dall’ennesima serie fumettistica, e lo dice un amante accanito della nona arte. Se poi ci aggiungiamo che la rete produttrice è la CW, partiva proprio svantaggiatissima.
E invece, arrivato all’episodio che segnava la fine della prima metà della stagione, ero già perdutamente innamorato di Oliver, Felicity, Diggle, Tommy e di tutti i personaggi, le storie e gli easter egg disseminati come se fosse Natale nel corso della serie.
E, a quanto capisco, non sono il solo. Anche se non riescono a spiegare esattamente cosa li abbia catturati, una buona fetta di traduttori concorda sul fatto che Arrow sia, cito testualmente, “semplicemente fantastico”.
E come dargli torto? I personaggi sono caratterizzati molto bene, con un lavoro davvero impressionante da parte degli scrittori, che sono riusciti nel non facile compito di prendere dei profili già esistenti nei fumetti e di stravolgerli, spesso anche completamente, senza però che venisse meno il senso del personaggio (poi andatevi a leggere lo ShitList di oggi, su questo punto ne abbiamo da direi a iosa!).
I flashback dell’isola risultano non solo sensati, ma anche interessanti e, in un qualche modo, gradevoli, come il sorbetto tra la portata di pesce e quella di carne: oltre a darci informazioni sul passato di Oliver, permettono di staccare tra una scena e l’altra con un espediente forse non proprio nuovissimo, ma che risulta comunque di grande effetto.
Poi, diciamocelo (cit), alcuni dei “MA CHE CAZZ?!” più grandi li abbiamo tirati proprio nei flashback dell’isola!
E invece, arrivato all’episodio che segnava la fine della prima metà della stagione, ero già perdutamente innamorato di Oliver, Felicity, Diggle, Tommy e di tutti i personaggi, le storie e gli easter egg disseminati come se fosse Natale nel corso della serie.
E, a quanto capisco, non sono il solo. Anche se non riescono a spiegare esattamente cosa li abbia catturati, una buona fetta di traduttori concorda sul fatto che Arrow sia, cito testualmente, “semplicemente fantastico”.
E come dargli torto? I personaggi sono caratterizzati molto bene, con un lavoro davvero impressionante da parte degli scrittori, che sono riusciti nel non facile compito di prendere dei profili già esistenti nei fumetti e di stravolgerli, spesso anche completamente, senza però che venisse meno il senso del personaggio (poi andatevi a leggere lo ShitList di oggi, su questo punto ne abbiamo da direi a iosa!).
I flashback dell’isola risultano non solo sensati, ma anche interessanti e, in un qualche modo, gradevoli, come il sorbetto tra la portata di pesce e quella di carne: oltre a darci informazioni sul passato di Oliver, permettono di staccare tra una scena e l’altra con un espediente forse non proprio nuovissimo, ma che risulta comunque di grande effetto.
Poi, diciamocelo (cit), alcuni dei “MA CHE CAZZ?!” più grandi li abbiamo tirati proprio nei flashback dell’isola!
Fin qui si è parlato della serie in generale o comunque della prima stagione, ma Arrow non è più una serie “matricola”, quindi potrebbe aver perso lo smalto ed il suo tasso di interesse (non c’è nulla da pagare, promesso) per lo spettatore… o forse no? Possibile che la seconda stagione risulti ancora più bella della prima?
Non solo è possibile, ma è il punto su cui tutti concordiamo: queste nuove avventure, con la metamorfosi molto lenta e ragionata di Ollie da vigilante ad eroe, l’introduzione di un ventaglio di personaggi particolarmente interessanti e soprattutto [SPOILER!] la prima interazione vera e propria tra il passato sull’isola ed il presente che ci è stata rivelata nell’ultimo episodio trasmesso, hanno contribuito a far sì che ci dimenticassimo quasi totalmente dei primi venti episodi dell’anno scorso e che quei quaranta minuti del giovedì diventassero letteralmente qualcosa di sacro.
Non solo è possibile, ma è il punto su cui tutti concordiamo: queste nuove avventure, con la metamorfosi molto lenta e ragionata di Ollie da vigilante ad eroe, l’introduzione di un ventaglio di personaggi particolarmente interessanti e soprattutto [SPOILER!] la prima interazione vera e propria tra il passato sull’isola ed il presente che ci è stata rivelata nell’ultimo episodio trasmesso, hanno contribuito a far sì che ci dimenticassimo quasi totalmente dei primi venti episodi dell’anno scorso e che quei quaranta minuti del giovedì diventassero letteralmente qualcosa di sacro.
Unica nota un po’ stonata, in tutto ciò, sembra essere la “perdizione” di cui è vittima Laurel, ottimo personaggio della prima stagione, che fatica però ad ingranare la marcia giusta da ottobre, con una serie di mosse che vanno dal discutibile al passibile di denuncia… se non per lei, per noi e per le offese che le tiriamo dietro!
Nonostante questo, capite bene che se il più grande problema di una serie così ricca anche dal punto di vista dei personaggi è uno solo di essi, vuol dire che c’è qualcosa di davvero speciale che non può non far vincere un riconoscimento più che ottimo per Arrow. E sì, non volevo dirlo così palesemente, ma parte di quel “qualcosa di speciale” è l’altissimo livello di addominali, pettorali e bicipiti che i cari ragazzi ci tengono a mostrarci, quaranta minuti alla settimana.
Fan di Arrow, ci rivediamo a gennaio con i nuovi episodi e, permettetemi il momento pubblicitario, con The Quiver!
Per tutti voi, invece, è pronto anche Shitlist #3, in cui cercherò di trattenermi dall’asfaltare troppo duramente una certa serie andata in onda quest’estate… curiosi? Non vi resta che leggere!
Fawed
Nonostante questo, capite bene che se il più grande problema di una serie così ricca anche dal punto di vista dei personaggi è uno solo di essi, vuol dire che c’è qualcosa di davvero speciale che non può non far vincere un riconoscimento più che ottimo per Arrow. E sì, non volevo dirlo così palesemente, ma parte di quel “qualcosa di speciale” è l’altissimo livello di addominali, pettorali e bicipiti che i cari ragazzi ci tengono a mostrarci, quaranta minuti alla settimana.
Fan di Arrow, ci rivediamo a gennaio con i nuovi episodi e, permettetemi il momento pubblicitario, con The Quiver!
Per tutti voi, invece, è pronto anche Shitlist #3, in cui cercherò di trattenermi dall’asfaltare troppo duramente una certa serie andata in onda quest’estate… curiosi? Non vi resta che leggere!
Fawed