Buon giorno, miei cari lettori! A differenza di quello che si potrebbe dedurre dal titolo, oggi non parliamo di divinita', ma di qualcosa di molto piu' terrestre che, sono sicuro, gli appassionati di mitologia classica (come il sottoscritto) avranno gia' capito. Per tutti gli altri, non disperate: premete sul pulsante qua sotto e vi si aprira' il magnifico mondo della nona arte!
GOTHAM
Questa serie e' come il vino, sta migliorando con il passare degli episodi. Finalmente, anche uno degli aspetti che trovavo inizialmente piu' fastidioso, la colonna sonora, inizia ad avere una sua ragione d'essere, con cambiamenti di atmosfera che sono quanto di piu' azzeccato ci possa essere. E c'e' anche un altro settore che, soprattutto in quest'episodio, merita di essere elogiato, ma ci torniamo alla fine dell'articolo. Questa settimana abbiamo incontrato per la prima volta l'assistente procuratore Harvey Dent, astro nascente della giustizia gothamita e futuro alleato di Gordon, un uomo che, fin dalla sua primissima apparizione, sembra far affidamento sul lancio di una moneta (truccata) per decidere quello che deve fare... che non sarebbe affatto importante, se non fosse che, in un futuro non troppo (almeno, spero) lontano, quello che veniva definito "l'Apollo di Gotham" verra' sfigurato, diventando, come il dio Giano, un essere umano con Due Facce (tenete bene a mente questo particolare). Come ormai faccio sempre, vi rimando a qualche lettura, e non posso non consigliarvi (di nuovo) Batman: Il Lungo Halloween, in cui viene descritta magistralmente da Loeb e Sale la lenta discesa di Harvey verso gli abissi della follia, scatenati definitivamente da un certo evento che non ho intenzione di spoilerarvi (se avete visto Il Cavaliere Oscuro, mi spiace ma non c'entrano Rachel Dawes o il Joker). Passiamo invece ad un aspetto piu' "frivolo", ma che ha dato all'intero episodio un'aria decisamente meno cupa, ossia il primo incontro tra Bruce e Selina. Dico il primo perche', tra i due, ci saranno innumerevoli incontri futuri, con e senza maschera, ma vedere Bruce che, per qualche minuto, esce dal suo stato di trance catatonica in stile "devo scoprire chi ha ucciso i miei genitori" e si sforza invece di tenere a bada l'ormone e' qualcosa che risulta al tempo stesso divertentissimo e di una tenerezza disarmante. In quest'episodio viene anche nominato per la prima volta il penitenziario di Blackgate, che e' il fratello buono di Arkham: luogo decisamente meno lugubre, e' la "dimora" di tutti quei criminali che non vengono considerati malati mentali e che possono quindi scontare la loro condanna stando tra altre persone "normali". Ultimissimo elemento che ha reso questo episodio e, piu' in generale la serie, grottescamente divertente sono le suonerie dei cellulari. Qualche episodio fa, Zsasz, killer spietato che si marchia con una cicatrice per ogni vittima uccisa, aveva come suoneria Funkytown; questa settimana, la suoneria del cellulare usato per far saltare in aria il furgone a fine episodio e' The Final Countdwon, due hit che non possono non strappare un sorriso per quanto totalmente fuori contesto con quanto la scena sta cercando di raccontarci... ma che possono anche aiutarci (e aiutarmi, visto che avevo gia' sottolineato questa mia difficolta') a dare una collocazione temporale piu' o meno precisa a quanto raccontato dalla serie. Funkytown e' del 1979, mentre The Final Countdown e' del 1986: possiamo quindi concludere che ci troviamo a meta' anni Ottanta, inizio anni Novanta? O dobbiamo concludere che boss e killer hanno una particolare propensione per la disco ed il rock degli eighties?
THE FLASH
Qui i toni sono sempre stati piu' leggeri, anche se il povero Barry non se la passa certo meglio di Bruce, con la madre uccisa da un'entita' ed il padre ingiustamente condannato per il suo omicidio. Se non altro, questa settimana Barry riesce a fare qualcosa che a Bruce e' riuscito gia' settimana scorsa, ossia prendersi una bella rivincita sul bullo che, quando era piu' piccolo, tormentava le sue giornate. Girder, nel fumetto, e' molto piu'... metallico della versione stile Colosso degli X-Men che ci hanno presentato in questo episodio, visto che e' letteralmente composto da rottami. Rimane comunque un criminale di bassa lega (dai, questa e' meglio di quella di settimana scorsa!) che ha praticamente fissa dimora ad Iron Heights. Fortunatamente, gli autori hanno inserito qualche riferimento in piu' del solo "nemico della settimana", altrimenti potevo tranquillamente chiudere qui. Ad esempio, Wells (su cui torniamo tra un po') definisce Girder come "man of steel", che e' si' la verita', se non fosse che quell'epiteto viene solitamente riservato ad un certo kryptoniano che sorveglia Metropolis vestito di rosso e blu. Altro riferimento alquanto dubbio (in realta', sono quasi certo che sia cosi', ma mai dire mai) e' quello che fa Iris a fine episodio ad un "uomo in fiamme": possibile che sia il primo avvistamento di Firestorm? Per concludere, i due riferimenti che qualsiasi appassionato di Flash avra' notato. Mentre cercano informazioni su Girder, Eddie e Barry vanno a Keystone City, citta' "gemella" di Central City e luogo in cui erano originariamente ambientate le avventure del primo Flash, che come vi ho gia' raccontato si chiamava Jay Garrick... e che, in qualche modo, appare in quest'episodio, con la scritta "Garrick" stampata a caratteri subitali su di un container. La speranza e' l'ultima a morire, se Ted Grant e' apparso in Arrow, quanto dovremo aspettare prima che l'altro membro fondatore della Justice Society of America decida di fare una visita lampo in The Flash? Tornando rapidamente a Wells, inizio a prendere seriamente in considerazione una certa teoria che gira su Internet (cosa che non faccio quasi mai, perche' su Internet si trovano le teoria piu' assurde): e se Wells fosse davvero un Barry del futuro, tornato indietro nel tempo? Chissa', chissa'...
ARROW
Prima di iniziare con l'analisi dell'episodio, affrontiamo una questione che questa settimana interessa sia The Flash che Arrow: il furto delle battute. Iris ha deciso di fare proprio il ruolo di narratore e, non contenta, ha anche copiato il discorso fatto da Barry nel pilot. Ray ha preso le parole che ci sentiamo ripetere da quasi tre anni da Ollie e le ha riadattate per i propri interessi. Se continua di questo passo, tra qualche settimana possiamo aspettarci la Waller che dice "You have failed this city" e si mette a sparare a manetta sulla folla di qualche sobborgo di Hong Kong. Tralasciando le mie farneticazioni, questa settimana e' stata rubata anche la freccia che ci accoglie durante i titoli di testa, sostituita dalla punta a cuore delle frecce di Cupid, uno dei personaggi apparsi finora che piu' ho amato: matta da legare, pericolosa fino al midollo, ma soprattutto comprensibile. Non e' una che vuole la distruzione del mondo, ha semplicemente un amore (patologicamente) enorme verso Arrow e vuole passare la sua vita con lui, a costo di far fuori tutto il resto del mondo... per cui si', forse vuole distruggere il mondo, ma salverebbe almeno Oliver. La scelta di mandarla nella Suicide Squad e' sicuramente piu' interessante che farla finire nel limbo dei nemici, anche perche' cosi' possiamo sperare di rivederla, prima o poi. Ma se la vostra dose di Cupid settimanale inizia a non bastarvi piu', vi consiglio di leggere la run di Andrew Kreisberg (nome che vi suonera' familiare, visto che e' uno degli sceneggiatori di Arrow) e David Baron su Green Arrow and Black Canary, a partire dal numero 15, in cui fa la sua prima apparizione Carrie Cutter. Questa settimana assistiamo invece alla prima apparizione di qualcosa di molto piu' misterioso, ossia l'esoscheletro A.T.O.M. (nei fumetti amano gli acronimi, se non l'aveste capito con SHIELD e ARGUS) che appare davanti a Ray... e che e' incredibilmente simile alla tuta utilizzata dallo stesso Ray in Batman/Superman 10. Anche la stella nana di cui parla al telefono e' un riferimento alla controparte fumettistica, visto che il signor Palmer ottiene le sue capacita' di miniaturizzazione dopo l'esposizione ad un frammento di stella nana precipitato sulla terra. Vogliamo aggiungere altra carne sul fuoco? Il logo della Palmer Technologies e' una P che si crede un atomo, con un elettrone che le gira intorno. Concludiamo parlando di Tatsu, che da "semplice" moglie di Maseo si e' rivelata una formidabile spadaccina: cosa alquanto scontata, visto che nell'universo DC il suo "nome d'arte" e' proprio Katana. Anche qui, la musica di sottofondo alla scena potrebbe rivelarci qualche elemento in piu' rispetto alle sole immagini: la katana utilizzata da Tatsu, almeno nel fumetto, e' una spada con il potere di imprigionare le anime di tutti coloro che uccide, e prende infatti il nome di Soultaker ("predatrice di anime"). Potremmo quindi pensare che tutti quei sibili presenti nella colonna sonora siano, oltre che elementi musicali, anche le "anime" intrappolate nella spada, che reclamano nuovi compagni di gioco. Ultima perla: mentre Tatsu spiega ad Ollie il significato della parola gaijin, utilizza come traduzione il termine "outsider", che e' anche il nome del gruppo di cui Katana ha fatto parte per piu' tempo.
CONSTANTINE
Anche questa serie, secondo me, risponde piu' che bene a tutte le aspettative che mi ero fatto. E, da questa settimana, accontenta anche tutta quella fetta di fan che si lamentavano del mancato "vizietto" di Constantine: finalmente, il nostro stregone armato di trench viene ripreso mentre si fuma una sigaretta, senza riferimenti sottili che si perderebbero anche solo in un batter d'occhi. Ma soprattutto, mi ha piacevolmente sorpreso la presenza di Corrigan. Anzi, per l'esattezza, la presenza di qualcosa che va oltre Corrigan: tutto pensavo, tranne che ci venisse "sbattuto" cosi' in faccia il futuro di Jim, con tutto quel fumo verde che lo circonda. Dovete sapere infatti che Jim Corrigan e' il "contenitore umano" dell'entita' nota come Spettro, personificazione dell'ira di Dio. Che puo' sembrare una battuta, ma quando vi trovate davanti un'entita' incappucciata che rappresenta l'ira di colui che ha creato l'Universo, direi che fa molto meno ridere. Se volete leggere qualcosa che abbia come protagonista lo Spettro, vi consiglio senza dubbio Kingdom Come, di cui vi avevo gia' parlato, in cui fa da Cicerone ad un pastore protestante, permettendogli di vedere tutto quello che sta succedendo nell'universo che lo circonda (stile A Christmas Carol, solo che lo spettro e' uno). E' interessante la rappresentazione che appare sulle pagine di The Phantom Stranger, in cui Dio sceglie Corrigan come rappresentate del suo desiderio di giustizia, anche se il detective, ancora "irritato" (che e' piu' che un eufemismo) per la sua morte, declina invece in desiderio di vendetta. Per un (relativamente) breve periodo, il ruolo di Spettro e' stato ricoperto anche da Hal Jordan, piu' famoso come primo Green Lantern terrestre e membro della Justice League, che prende il posto di Corrigan dopo che la sua anima ha finalmente trovato pace: al contrario del suo predecessore, non si fara' portatore di uno spirito vendicativo, bensi' di un sentimento di redenzione, che permette ad Hal di fare ammenda per quanto commesso mentre era posseduto dall'entita' della paura nota come Parallax. Tornando a Constantine, il rapporto tra lui e lo Spettro e' quantomai complesso, visto che l'entita' incappucciata ha promesso di impossessarsi dell'anima dello stregone, in modo tale da fargli scontare tutti i peccati commessi durante la sua vita (e direi che Johnny boy ne ha di cose per cui fare ammenda). I due arrivano ad una sorta di compromesso, con lo Spettro che promette a Constantine di aspettare la sua morte, prima di "strappargli" l'anima. In quest'episodio vediamo anche il ritorno di Papa Midnite, ma soprattutto appare il teschio della sorella, di cui vi avevo gia' parlato. Una curiosita': le scritte sul teschio significano "fratello protegge sorella protegge fratello", che direi decisamente appropriate al... rapporto esistente tra Cedella (o quello che di lei e' rimasto) e Midnite.
PERLA DELLA SETTIMANA
Questa settimana ero un po' indeciso, ma direi che il direttore della fotografia ed il reparto luci di Gotham meritano davvero un qualche tipo di premio (o, per dirla alla Mario, "un plauso va fatto anche al direttore della fotografia, che non mi pento di definire sopraffino!") per come hanno rappresentato il volto di Harvey Dent: nella maggior parte delle scene, si vedeva solo una meta' del suo viso, mentre l'altra era oscurata, specialmente nelle scene in cui viene fuori la sua parte piu' violenta e ostile, come durante il colloquio con Gordon, Montoya e Allen (che, gia' che ci siamo, e' stato per diverso tempo il corpo che ha ospitato lo Spettro) e durante l'interrogatorio con Lovecraft. Se nel primo viene inquadrata la meta' illuminata, per farci capire che sta agendo una parte votata al bene, nella seconda scena si vede esclusivamente la meta' in ombra.
Questa serie e' come il vino, sta migliorando con il passare degli episodi. Finalmente, anche uno degli aspetti che trovavo inizialmente piu' fastidioso, la colonna sonora, inizia ad avere una sua ragione d'essere, con cambiamenti di atmosfera che sono quanto di piu' azzeccato ci possa essere. E c'e' anche un altro settore che, soprattutto in quest'episodio, merita di essere elogiato, ma ci torniamo alla fine dell'articolo. Questa settimana abbiamo incontrato per la prima volta l'assistente procuratore Harvey Dent, astro nascente della giustizia gothamita e futuro alleato di Gordon, un uomo che, fin dalla sua primissima apparizione, sembra far affidamento sul lancio di una moneta (truccata) per decidere quello che deve fare... che non sarebbe affatto importante, se non fosse che, in un futuro non troppo (almeno, spero) lontano, quello che veniva definito "l'Apollo di Gotham" verra' sfigurato, diventando, come il dio Giano, un essere umano con Due Facce (tenete bene a mente questo particolare). Come ormai faccio sempre, vi rimando a qualche lettura, e non posso non consigliarvi (di nuovo) Batman: Il Lungo Halloween, in cui viene descritta magistralmente da Loeb e Sale la lenta discesa di Harvey verso gli abissi della follia, scatenati definitivamente da un certo evento che non ho intenzione di spoilerarvi (se avete visto Il Cavaliere Oscuro, mi spiace ma non c'entrano Rachel Dawes o il Joker). Passiamo invece ad un aspetto piu' "frivolo", ma che ha dato all'intero episodio un'aria decisamente meno cupa, ossia il primo incontro tra Bruce e Selina. Dico il primo perche', tra i due, ci saranno innumerevoli incontri futuri, con e senza maschera, ma vedere Bruce che, per qualche minuto, esce dal suo stato di trance catatonica in stile "devo scoprire chi ha ucciso i miei genitori" e si sforza invece di tenere a bada l'ormone e' qualcosa che risulta al tempo stesso divertentissimo e di una tenerezza disarmante. In quest'episodio viene anche nominato per la prima volta il penitenziario di Blackgate, che e' il fratello buono di Arkham: luogo decisamente meno lugubre, e' la "dimora" di tutti quei criminali che non vengono considerati malati mentali e che possono quindi scontare la loro condanna stando tra altre persone "normali". Ultimissimo elemento che ha reso questo episodio e, piu' in generale la serie, grottescamente divertente sono le suonerie dei cellulari. Qualche episodio fa, Zsasz, killer spietato che si marchia con una cicatrice per ogni vittima uccisa, aveva come suoneria Funkytown; questa settimana, la suoneria del cellulare usato per far saltare in aria il furgone a fine episodio e' The Final Countdwon, due hit che non possono non strappare un sorriso per quanto totalmente fuori contesto con quanto la scena sta cercando di raccontarci... ma che possono anche aiutarci (e aiutarmi, visto che avevo gia' sottolineato questa mia difficolta') a dare una collocazione temporale piu' o meno precisa a quanto raccontato dalla serie. Funkytown e' del 1979, mentre The Final Countdown e' del 1986: possiamo quindi concludere che ci troviamo a meta' anni Ottanta, inizio anni Novanta? O dobbiamo concludere che boss e killer hanno una particolare propensione per la disco ed il rock degli eighties?
THE FLASH
Qui i toni sono sempre stati piu' leggeri, anche se il povero Barry non se la passa certo meglio di Bruce, con la madre uccisa da un'entita' ed il padre ingiustamente condannato per il suo omicidio. Se non altro, questa settimana Barry riesce a fare qualcosa che a Bruce e' riuscito gia' settimana scorsa, ossia prendersi una bella rivincita sul bullo che, quando era piu' piccolo, tormentava le sue giornate. Girder, nel fumetto, e' molto piu'... metallico della versione stile Colosso degli X-Men che ci hanno presentato in questo episodio, visto che e' letteralmente composto da rottami. Rimane comunque un criminale di bassa lega (dai, questa e' meglio di quella di settimana scorsa!) che ha praticamente fissa dimora ad Iron Heights. Fortunatamente, gli autori hanno inserito qualche riferimento in piu' del solo "nemico della settimana", altrimenti potevo tranquillamente chiudere qui. Ad esempio, Wells (su cui torniamo tra un po') definisce Girder come "man of steel", che e' si' la verita', se non fosse che quell'epiteto viene solitamente riservato ad un certo kryptoniano che sorveglia Metropolis vestito di rosso e blu. Altro riferimento alquanto dubbio (in realta', sono quasi certo che sia cosi', ma mai dire mai) e' quello che fa Iris a fine episodio ad un "uomo in fiamme": possibile che sia il primo avvistamento di Firestorm? Per concludere, i due riferimenti che qualsiasi appassionato di Flash avra' notato. Mentre cercano informazioni su Girder, Eddie e Barry vanno a Keystone City, citta' "gemella" di Central City e luogo in cui erano originariamente ambientate le avventure del primo Flash, che come vi ho gia' raccontato si chiamava Jay Garrick... e che, in qualche modo, appare in quest'episodio, con la scritta "Garrick" stampata a caratteri subitali su di un container. La speranza e' l'ultima a morire, se Ted Grant e' apparso in Arrow, quanto dovremo aspettare prima che l'altro membro fondatore della Justice Society of America decida di fare una visita lampo in The Flash? Tornando rapidamente a Wells, inizio a prendere seriamente in considerazione una certa teoria che gira su Internet (cosa che non faccio quasi mai, perche' su Internet si trovano le teoria piu' assurde): e se Wells fosse davvero un Barry del futuro, tornato indietro nel tempo? Chissa', chissa'...
ARROW
Prima di iniziare con l'analisi dell'episodio, affrontiamo una questione che questa settimana interessa sia The Flash che Arrow: il furto delle battute. Iris ha deciso di fare proprio il ruolo di narratore e, non contenta, ha anche copiato il discorso fatto da Barry nel pilot. Ray ha preso le parole che ci sentiamo ripetere da quasi tre anni da Ollie e le ha riadattate per i propri interessi. Se continua di questo passo, tra qualche settimana possiamo aspettarci la Waller che dice "You have failed this city" e si mette a sparare a manetta sulla folla di qualche sobborgo di Hong Kong. Tralasciando le mie farneticazioni, questa settimana e' stata rubata anche la freccia che ci accoglie durante i titoli di testa, sostituita dalla punta a cuore delle frecce di Cupid, uno dei personaggi apparsi finora che piu' ho amato: matta da legare, pericolosa fino al midollo, ma soprattutto comprensibile. Non e' una che vuole la distruzione del mondo, ha semplicemente un amore (patologicamente) enorme verso Arrow e vuole passare la sua vita con lui, a costo di far fuori tutto il resto del mondo... per cui si', forse vuole distruggere il mondo, ma salverebbe almeno Oliver. La scelta di mandarla nella Suicide Squad e' sicuramente piu' interessante che farla finire nel limbo dei nemici, anche perche' cosi' possiamo sperare di rivederla, prima o poi. Ma se la vostra dose di Cupid settimanale inizia a non bastarvi piu', vi consiglio di leggere la run di Andrew Kreisberg (nome che vi suonera' familiare, visto che e' uno degli sceneggiatori di Arrow) e David Baron su Green Arrow and Black Canary, a partire dal numero 15, in cui fa la sua prima apparizione Carrie Cutter. Questa settimana assistiamo invece alla prima apparizione di qualcosa di molto piu' misterioso, ossia l'esoscheletro A.T.O.M. (nei fumetti amano gli acronimi, se non l'aveste capito con SHIELD e ARGUS) che appare davanti a Ray... e che e' incredibilmente simile alla tuta utilizzata dallo stesso Ray in Batman/Superman 10. Anche la stella nana di cui parla al telefono e' un riferimento alla controparte fumettistica, visto che il signor Palmer ottiene le sue capacita' di miniaturizzazione dopo l'esposizione ad un frammento di stella nana precipitato sulla terra. Vogliamo aggiungere altra carne sul fuoco? Il logo della Palmer Technologies e' una P che si crede un atomo, con un elettrone che le gira intorno. Concludiamo parlando di Tatsu, che da "semplice" moglie di Maseo si e' rivelata una formidabile spadaccina: cosa alquanto scontata, visto che nell'universo DC il suo "nome d'arte" e' proprio Katana. Anche qui, la musica di sottofondo alla scena potrebbe rivelarci qualche elemento in piu' rispetto alle sole immagini: la katana utilizzata da Tatsu, almeno nel fumetto, e' una spada con il potere di imprigionare le anime di tutti coloro che uccide, e prende infatti il nome di Soultaker ("predatrice di anime"). Potremmo quindi pensare che tutti quei sibili presenti nella colonna sonora siano, oltre che elementi musicali, anche le "anime" intrappolate nella spada, che reclamano nuovi compagni di gioco. Ultima perla: mentre Tatsu spiega ad Ollie il significato della parola gaijin, utilizza come traduzione il termine "outsider", che e' anche il nome del gruppo di cui Katana ha fatto parte per piu' tempo.
CONSTANTINE
Anche questa serie, secondo me, risponde piu' che bene a tutte le aspettative che mi ero fatto. E, da questa settimana, accontenta anche tutta quella fetta di fan che si lamentavano del mancato "vizietto" di Constantine: finalmente, il nostro stregone armato di trench viene ripreso mentre si fuma una sigaretta, senza riferimenti sottili che si perderebbero anche solo in un batter d'occhi. Ma soprattutto, mi ha piacevolmente sorpreso la presenza di Corrigan. Anzi, per l'esattezza, la presenza di qualcosa che va oltre Corrigan: tutto pensavo, tranne che ci venisse "sbattuto" cosi' in faccia il futuro di Jim, con tutto quel fumo verde che lo circonda. Dovete sapere infatti che Jim Corrigan e' il "contenitore umano" dell'entita' nota come Spettro, personificazione dell'ira di Dio. Che puo' sembrare una battuta, ma quando vi trovate davanti un'entita' incappucciata che rappresenta l'ira di colui che ha creato l'Universo, direi che fa molto meno ridere. Se volete leggere qualcosa che abbia come protagonista lo Spettro, vi consiglio senza dubbio Kingdom Come, di cui vi avevo gia' parlato, in cui fa da Cicerone ad un pastore protestante, permettendogli di vedere tutto quello che sta succedendo nell'universo che lo circonda (stile A Christmas Carol, solo che lo spettro e' uno). E' interessante la rappresentazione che appare sulle pagine di The Phantom Stranger, in cui Dio sceglie Corrigan come rappresentate del suo desiderio di giustizia, anche se il detective, ancora "irritato" (che e' piu' che un eufemismo) per la sua morte, declina invece in desiderio di vendetta. Per un (relativamente) breve periodo, il ruolo di Spettro e' stato ricoperto anche da Hal Jordan, piu' famoso come primo Green Lantern terrestre e membro della Justice League, che prende il posto di Corrigan dopo che la sua anima ha finalmente trovato pace: al contrario del suo predecessore, non si fara' portatore di uno spirito vendicativo, bensi' di un sentimento di redenzione, che permette ad Hal di fare ammenda per quanto commesso mentre era posseduto dall'entita' della paura nota come Parallax. Tornando a Constantine, il rapporto tra lui e lo Spettro e' quantomai complesso, visto che l'entita' incappucciata ha promesso di impossessarsi dell'anima dello stregone, in modo tale da fargli scontare tutti i peccati commessi durante la sua vita (e direi che Johnny boy ne ha di cose per cui fare ammenda). I due arrivano ad una sorta di compromesso, con lo Spettro che promette a Constantine di aspettare la sua morte, prima di "strappargli" l'anima. In quest'episodio vediamo anche il ritorno di Papa Midnite, ma soprattutto appare il teschio della sorella, di cui vi avevo gia' parlato. Una curiosita': le scritte sul teschio significano "fratello protegge sorella protegge fratello", che direi decisamente appropriate al... rapporto esistente tra Cedella (o quello che di lei e' rimasto) e Midnite.
PERLA DELLA SETTIMANA
Questa settimana ero un po' indeciso, ma direi che il direttore della fotografia ed il reparto luci di Gotham meritano davvero un qualche tipo di premio (o, per dirla alla Mario, "un plauso va fatto anche al direttore della fotografia, che non mi pento di definire sopraffino!") per come hanno rappresentato il volto di Harvey Dent: nella maggior parte delle scene, si vedeva solo una meta' del suo viso, mentre l'altra era oscurata, specialmente nelle scene in cui viene fuori la sua parte piu' violenta e ostile, come durante il colloquio con Gordon, Montoya e Allen (che, gia' che ci siamo, e' stato per diverso tempo il corpo che ha ospitato lo Spettro) e durante l'interrogatorio con Lovecraft. Se nel primo viene inquadrata la meta' illuminata, per farci capire che sta agendo una parte votata al bene, nella seconda scena si vede esclusivamente la meta' in ombra.
E per questa settimana e' davvero tutto, ci vediamo nel prossimo week end con meno Arrow, visto che fa pausa, e con piu' Gotham, che invece ci saluta per qualche mesetto!
- Fawed
- Fawed