Che dite, vi sono mancato giovedì scorso? Non è colpa mia, piacerebbe molto anche a me capire come mai la CW ha "delle pause, delle pause" (100 punti a chi capisce la citazione coltissima), ma mi accontento di sapere che è durata solo una settimana e che oggi abbiamo un nuovissimo episodio di Arrow. E, come sempre, non può mancare il vostro articolo preferito, che vi porta dietro le quinte "cartacee" di quanto visto nell'episodio. Allacciate le cinture e preparatevi, la missione di oggi non è certo adatta a tutti...
Prima di andare alla parte interessante, lasciatemi fare una piccola considerazione da fanboy, com'i' sono e fui (mamma mia le citazioni che sparo oggi). E' davvero interessante e degno di lode il fatto che, in Arrow, non si butti via davvero niente. L'ho detto e ridetto più volte, uno dei miei più grandi timori per questa serie era il confronto con Smallville che, diciamocelo, non era proprio il miglior prodotto mai creato. Invece Arrow mi ha sorpreso e continua a sorprendermi, perché recuperare tutti i criminali apparsi, anche quelli non particolarmente interessanti come Shrapnel, e riunirli nella Suicide Squad è una mossa da maestri. E' una di quelle cose che, una volta fatte, dici "eh sì, ci voleva tanto a pensarla", ma se nessuno l'aveva ancora pensata un motivo ci sarà, no? Ma parliamo della Suicide Squad, che dite? La storia, ad esser sincero, non è poi molto diversa da quella che ci viene raccontata nell'episodio, altro punto a favore nel tabellone degli scrittori di Arrow. Amanda Waller, perché solitamente è lei la stronza dell'interno 23, raduna un team di criminali particolarmente dotati e gli assegna le missioni più difficili e "impossibili", solo che qui non c'è Tom Cruise. Deadshot è presente nella maggior parte delle incarnazioni, tanto che ormai il suo rapporto con la Waller è quasi alla pari, ma come vedete nella copertina che vi ho messo qui accanto, fin dall'inizio fa parte della Task Force X anche Bronze Tiger. E ora, piccolo easter egg che non posso inserire alla fine. Se guardate la copertina, potete leggere che tra i creatori di questa serie risulta un "certo" John Ostrander, a cui a quanto pare è stata dedicata una strada nell'Arrowverse, visto che è la via dove avviene la rapina sventata da Oliver.
Come fa notare Diggle, affidarsi a dei criminali non è certo la mossa più saggia che esista, come viene poi confermato dal nostro tanto compianto Shrapnel, che si è riempito la testa di così tante... informazioni, che alla fine gli è scoppiata. E questo è il metodo preferito della Waller, a quanto pare, visto che ha impiantato in tutte le versioni fumettistiche della Suicide Squad delle bombe o dei collari-bomba che esplodessero nel momento in cui un agente decide che non vuole più farsi comandare a bacchetta... è un po' come la Regina di Cuori (Lewis Carroll, non Piero Pelù), "tagliatele la testa!". Altro elemento che è stato ripreso è la posizione delle bombe, nel collo e facilmente estraibili, tanto che anche la signorina che vedete qui accanto è riuscita a togliersela da sola. Ma chi è, vi starete chiedendo? Non voglio dilungarmi troppo per il semplice fatto che non abbiamo nessuna conferma, ma è la dottoressa Harleen Quinzel, famosa terapeuta che ha lavorato per anni al manicomio più famoso di Gotham City, quell'Arkham Asylum popolato dai numerosi nemici di un certo Uomo Pipistrello. Una vita tranquilla e normale, finché non incontra un certo Mr. J, meglio noto ai più come Joker, che le fa perdere la testa, la getta in una vasca piena di componenti chimici che le modificano colore della pelle, colore dei capelli e che le danno una resistenza quasi assoluta alle tossine. Ora chiedetevi: perché alcune parole sono evidenziate? Io riguarderei bene la scena nella prigione, ad inizio episodio... non c'è forse un carcerato che dice di essere una "terapeuta qualificata"? E non ha forse i capelli di un colore assolutamente innaturale? Non sto dicendo che quella fosse Harley Quinn, la partner criminale del Joker, ma sto dicendo che difficilmente potrebbe non esserlo, ecco... ah, comunque, tutto questo solo per dire che anche la nostra Harley fa parte dell'attuale formazione della Suicide Squad, anche se procura al nostro "Muro" dei gran mal di testa, visto il suo comportamento leggermente... volatile! Ultima cosa prima di chiudere: anche nell'universo fumettistico Deadshot è un uomo ben più complesso di quanto possa sembrare, con una certa moralità in quello che fa e soprattutto con le stesse motivazioni, ossia di poter concedere un futuro migliore alla propria figlia.
Ora però è davvero tutto, quindi direi che ci vediamo settimana prossima: preparatevi un trattato di ornitologia, perché si parlerà di... rapaci!
- Fawed
Edit - Volete un'ulteriore prova a sostegno del fatto che quella era proprio Harley Quinn? Arriva subito: nei titoli di coda dell'episodio, viene accreditata come "donna pazza della Squad" una certa Tara Strong. Magari il nome non vi dirà molto (male male), ma la sua voce è ormai famosa in tutto il mondo, visto che è colei che ha doppiato Harley Quinn in tutta la serie Batman: Arkham. Che dite, ci credete o vi servono ulteriori prove?
Ora però è davvero tutto, quindi direi che ci vediamo settimana prossima: preparatevi un trattato di ornitologia, perché si parlerà di... rapaci!
- Fawed
Edit - Volete un'ulteriore prova a sostegno del fatto che quella era proprio Harley Quinn? Arriva subito: nei titoli di coda dell'episodio, viene accreditata come "donna pazza della Squad" una certa Tara Strong. Magari il nome non vi dirà molto (male male), ma la sua voce è ormai famosa in tutto il mondo, visto che è colei che ha doppiato Harley Quinn in tutta la serie Batman: Arkham. Che dite, ci credete o vi servono ulteriori prove?