Continua la nostra esperienza subspediana lontani dal pc ma a contatto con le nostre star preferite! Quest'oggi non ci spostiamo da Giffoni.
Il 21 mattina sono partita da Napoli alle 6 di mattina in direzione Giffoni piena di aspettative ed entusiasmo, avendo già trascorso due indimenticabili giornate il 19 e 20, in compagnia di Matt Bomer e Lea Michele.
Il conto alla rovescia iniziato 50 giorni prima stava finalmente per giungere al termine: da lì a poco avrei visto Dylan, e questa volta non attraverso uno schermo del pc in una puntata di Teen Wolf, ma dal vivo.
L'attesa fuori dalla sala Sordi è trascorsa in fretta, in compagnia delle altre fan del telefilm e tanti cartelloni, fra cui uno che citava ormai il famosissimo "cousin Miguel".
E naturalmente non potevano mancare le shipwar fra fan di Stydia e Malia, anche se la maggioranza sembrava preferire la prima coppia.
Una volta entrati in sala, l'organizzatore del Giffoni, Manlio, ci ha intrattenuti con il suo fantastico senso dell'umorismo sulle note di Wannabe, di cui son sicura saprete riconoscerne il motivo.
Dopo circa una quindicina di minuti passati a cantare Wannabe (no, la canzone non dura 15 minuti, ma l'hanno riprodotta così tante volte che...) e interagire con altre fan di Teen Wolf (abbiamo scoperto che c'erano fan provenienti addirittura dalla Spagna, e altre dall'Austria!) ecco finalmente che parte la sua sigla e i fan iniziano ad agitarsi: dalla mia decima fila lo vedo entrare, circondato dai bodyguard.
Il conto alla rovescia iniziato 50 giorni prima stava finalmente per giungere al termine: da lì a poco avrei visto Dylan, e questa volta non attraverso uno schermo del pc in una puntata di Teen Wolf, ma dal vivo.
L'attesa fuori dalla sala Sordi è trascorsa in fretta, in compagnia delle altre fan del telefilm e tanti cartelloni, fra cui uno che citava ormai il famosissimo "cousin Miguel".
E naturalmente non potevano mancare le shipwar fra fan di Stydia e Malia, anche se la maggioranza sembrava preferire la prima coppia.
Una volta entrati in sala, l'organizzatore del Giffoni, Manlio, ci ha intrattenuti con il suo fantastico senso dell'umorismo sulle note di Wannabe, di cui son sicura saprete riconoscerne il motivo.
Dopo circa una quindicina di minuti passati a cantare Wannabe (no, la canzone non dura 15 minuti, ma l'hanno riprodotta così tante volte che...) e interagire con altre fan di Teen Wolf (abbiamo scoperto che c'erano fan provenienti addirittura dalla Spagna, e altre dall'Austria!) ecco finalmente che parte la sua sigla e i fan iniziano ad agitarsi: dalla mia decima fila lo vedo entrare, circondato dai bodyguard.
Devo ammettere che ero molto colpita dal suo outfit: in sala, ci aspettavamo tutti che arrivasse con i suoi soliti pantaloni beige e felpa blu, ma non è stato così.
Con la sua camicia bianca e pantaloni neri eleganti ha lasciato tutta la sala senza parole.
Dylan era visibilmente emozionato nel vedere quanta gente era lì ad accoglierlo a braccia aperte, con tanto entusiasmo e lacrime, infatti continuava a salutarci tutti e mandarci baci dicendoci di non piangere.
Ed ecco che si dà il via alle domande sul personaggio di Stiles e sul Nogitsune: alla domanda "come reagiresti se nella vita reale avessi un'esperienza simile a quella di Stiles col Nogitsune?", Dylan in un primo momento risponde che potrebbe essere una situazione "kind of awesome" ma poi, pensando alla posizione in cui si ritroverebbero i suoi amici e la sua famiglia, si corregge affermando che sarebbe un'esperienza orribile.
Vi siete mai chiesti dove potrebbe mai trovarsi Stiles fra una decina d'anni? Ebbene, Dylan in questa occasione scioglie tutti i nostri dubbi: ha sempre immaginato che il suo personaggio avrebbe percorso in futuro le orme del padre, dunque lo vede di sicuro sulla sedia dello sceriffo di Beacon Hills.
Se fra voi lettori c'è qualcuno che aspira a diventare attore, il consiglio di Dylan è di appassionarsi a film e alla televisione, di farlo soprattutto in questo periodo di crescita, dedicandosi ogni giorno e con passione alla recitazione. Tra l'altro, lui non ha iniziato a recitare "seriamente" prima dei 18 anni, e rispondendo ad un'altra domanda ci svela che prima di dedicarsi alla recitazione suonava la batteria in una band che si è sciolta successivamente, anche se, ovviamente, il ruolo della musica è ancora fondamentale nella sua vita.
C'è stata poi una ragazza che gli ha fatto i complimenti per la sua bravura citando il film "The Maze Runner", ed è proprio a questo punto che Dylan si è illuminato.
Con la sua camicia bianca e pantaloni neri eleganti ha lasciato tutta la sala senza parole.
Dylan era visibilmente emozionato nel vedere quanta gente era lì ad accoglierlo a braccia aperte, con tanto entusiasmo e lacrime, infatti continuava a salutarci tutti e mandarci baci dicendoci di non piangere.
Ed ecco che si dà il via alle domande sul personaggio di Stiles e sul Nogitsune: alla domanda "come reagiresti se nella vita reale avessi un'esperienza simile a quella di Stiles col Nogitsune?", Dylan in un primo momento risponde che potrebbe essere una situazione "kind of awesome" ma poi, pensando alla posizione in cui si ritroverebbero i suoi amici e la sua famiglia, si corregge affermando che sarebbe un'esperienza orribile.
Vi siete mai chiesti dove potrebbe mai trovarsi Stiles fra una decina d'anni? Ebbene, Dylan in questa occasione scioglie tutti i nostri dubbi: ha sempre immaginato che il suo personaggio avrebbe percorso in futuro le orme del padre, dunque lo vede di sicuro sulla sedia dello sceriffo di Beacon Hills.
Se fra voi lettori c'è qualcuno che aspira a diventare attore, il consiglio di Dylan è di appassionarsi a film e alla televisione, di farlo soprattutto in questo periodo di crescita, dedicandosi ogni giorno e con passione alla recitazione. Tra l'altro, lui non ha iniziato a recitare "seriamente" prima dei 18 anni, e rispondendo ad un'altra domanda ci svela che prima di dedicarsi alla recitazione suonava la batteria in una band che si è sciolta successivamente, anche se, ovviamente, il ruolo della musica è ancora fondamentale nella sua vita.
C'è stata poi una ragazza che gli ha fatto i complimenti per la sua bravura citando il film "The Maze Runner", ed è proprio a questo punto che Dylan si è illuminato.
Immancabili, poi, le domande che si allontanano dalla sfera lavorativa per avvicinarsi a quella personale, tra cui la mia preferita: una ragazza gli ha fatto notare che sono state scattate delle foto al suo arrivo a Capodichino che lo ritraggono con un cuscino. Vi starete chiedendo dove abbia preso quel cuscino...
E' il suo cuscino personale, o è forse qualcosa che ha rubato dall'aereo?
Dylan, in un primo momento, risponde scherzando: "I stole it!", ma poi ci svela che sin da piccolo ha sempre avuto l'abitudine di portarsi il cuscino in giro, in un primo momento perché soffriva di allergie ed era l'unico che poteva utilizzare, ma successivamente era diventato come una specie di coperta di Linus, che lo fa sentire al sicuro. Finisce di rispondere scoppiando in una risata ed affermando che trova veramente buffo il fatto che ci siano in giro foto del genere.
E' il suo cuscino personale, o è forse qualcosa che ha rubato dall'aereo?
Dylan, in un primo momento, risponde scherzando: "I stole it!", ma poi ci svela che sin da piccolo ha sempre avuto l'abitudine di portarsi il cuscino in giro, in un primo momento perché soffriva di allergie ed era l'unico che poteva utilizzare, ma successivamente era diventato come una specie di coperta di Linus, che lo fa sentire al sicuro. Finisce di rispondere scoppiando in una risata ed affermando che trova veramente buffo il fatto che ci siano in giro foto del genere.
E i rapporti con Tyler Posey, invece, come sono?
Sappiamo tutti che i due sono amici per la pelle, ma Dylan ci spiazza tutti affermando che in quattro anni di amicizia non c'è mai stato nemmeno un litigio, un battibecco, alla faccia di tutti coloro che all'inizio gli dicevano che si sarebbero stufati di lavorare insieme dopo quattro stagioni!
Tra una risata e una lacrima, qualche scherzo e qualche sfottò di Dylan nei confronti dell'interprete del Giffoni (e come biasimarlo...) si giunge al termine. Incredibile, quanto in fretta sia passato il tempo!
Dylan ci saluta tutti e si avvia, circondato da bodyguard, verso l'uscita.
Ma non era ancora finita: da lì a poco infatti l'avremmo visto sfilare sul blue carpet per dirigersi in sala con i giurati del Giffoni!
Ovviamente la stanchezza e soprattutto la pioggia non ci hanno buttato giù, e le tre ore di attesa al blue carpet sono state del tutto ripagate dai momenti in cui ce lo siamo visti sfilare davanti, anche se per pochi secondi.
Sappiamo tutti che i due sono amici per la pelle, ma Dylan ci spiazza tutti affermando che in quattro anni di amicizia non c'è mai stato nemmeno un litigio, un battibecco, alla faccia di tutti coloro che all'inizio gli dicevano che si sarebbero stufati di lavorare insieme dopo quattro stagioni!
Tra una risata e una lacrima, qualche scherzo e qualche sfottò di Dylan nei confronti dell'interprete del Giffoni (e come biasimarlo...) si giunge al termine. Incredibile, quanto in fretta sia passato il tempo!
Dylan ci saluta tutti e si avvia, circondato da bodyguard, verso l'uscita.
Ma non era ancora finita: da lì a poco infatti l'avremmo visto sfilare sul blue carpet per dirigersi in sala con i giurati del Giffoni!
Ovviamente la stanchezza e soprattutto la pioggia non ci hanno buttato giù, e le tre ore di attesa al blue carpet sono state del tutto ripagate dai momenti in cui ce lo siamo visti sfilare davanti, anche se per pochi secondi.
Vi starete chiedendo se la giornata è finalmente giunta al termine o meno, beh, la risposta è: non ancora.
Alla fine del blue carpet io ed un'altra decina di ragazze ci dirigiamo di corsa verso l'uscita del Giffoni, con ombrelli e cellulari alla mano per filmare il momento in cui Dylan sarebbe uscito in macchina dalla cittadella del Giffoni.
Probabilmente è stato questo il momento in cui l'ho avuto davvero a un palmo di naso; lui ci nota in piedi ai margini della strada, bagnate dai capelli fino alla punta di piedi, e alla vista di quindici pulcini bagnati non può trattenere le risate.
In fondo è proprio questo il nostro Dylan: un attore serio, brillante, forse anche un po' introverso, che ha sempre un sorriso pronto per tutti, ma che non può proprio fare a meno di prendersi gioco di noi fan!
E dopo essermi fatta prendere in giro da Dylan, direi di averle sperimentate proprio tutte.
Dalla vostra fangirl in borghese, è tutto! Al prossimo anno.
- meantobe
Alla fine del blue carpet io ed un'altra decina di ragazze ci dirigiamo di corsa verso l'uscita del Giffoni, con ombrelli e cellulari alla mano per filmare il momento in cui Dylan sarebbe uscito in macchina dalla cittadella del Giffoni.
Probabilmente è stato questo il momento in cui l'ho avuto davvero a un palmo di naso; lui ci nota in piedi ai margini della strada, bagnate dai capelli fino alla punta di piedi, e alla vista di quindici pulcini bagnati non può trattenere le risate.
In fondo è proprio questo il nostro Dylan: un attore serio, brillante, forse anche un po' introverso, che ha sempre un sorriso pronto per tutti, ma che non può proprio fare a meno di prendersi gioco di noi fan!
E dopo essermi fatta prendere in giro da Dylan, direi di averle sperimentate proprio tutte.
Dalla vostra fangirl in borghese, è tutto! Al prossimo anno.
- meantobe