Pensavate ci fossimo dimenticati della nostra lunga classifica delle serie (e dei personaggi) migliori e peggiori dell'anno appena passato? Vi sbagliavate! Tra feste e telefilm ci siamo solo concessi una piccola pausa.
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# 5 - Shitlist
Al quinto posto della nostra shitlist troviamo...
Nonostante quest'anno siano abbondate le storie incentrate su persone che si trovano a combattere contro malattie gravi come il cancro (vedi Chasing Life o, al cinema, The Fault in our stars), Red Band Society non è stata la serie che ci si aspettava che fosse.
Nemmeno gli spettatori americani sembrano entusiasti della serie, tanto che si sta aspettando il responso sulla sua cancellazione, abbastanza probabile visti gli ascolti, e non si sa quando riprenderà la programmazione dopo la paura invernale.
Quali sono i motivi per i quali Red Band Society non ha convinto nemmeno noi? Probabilmente solo uno, il principale, ovvero il fatto che la trama sia molto piatta e i personaggi scontati e senza nessuna volontà di uscire fuori dai cliché in cui sono imprigionati.
Una serie che non è né un teen-drama (vicende troppo banali, triangoli amorosi visti e rivisti, problemi da adolescenti trattati in maniera stereotipata) né un medical (i ragazzi vivono le loro vite come se non fossero malati, si accenna ogni tanto al loro quadro clinico, ma in maniera molto blanda. Risulta inoltre piuttosto irreale che i ragazzi entrino ed escano dall'ospedale come se fossero a casa loro senza alcun problema.
Nemmeno gli spettatori americani sembrano entusiasti della serie, tanto che si sta aspettando il responso sulla sua cancellazione, abbastanza probabile visti gli ascolti, e non si sa quando riprenderà la programmazione dopo la paura invernale.
Quali sono i motivi per i quali Red Band Society non ha convinto nemmeno noi? Probabilmente solo uno, il principale, ovvero il fatto che la trama sia molto piatta e i personaggi scontati e senza nessuna volontà di uscire fuori dai cliché in cui sono imprigionati.
Una serie che non è né un teen-drama (vicende troppo banali, triangoli amorosi visti e rivisti, problemi da adolescenti trattati in maniera stereotipata) né un medical (i ragazzi vivono le loro vite come se non fossero malati, si accenna ogni tanto al loro quadro clinico, ma in maniera molto blanda. Risulta inoltre piuttosto irreale che i ragazzi entrino ed escano dall'ospedale come se fossero a casa loro senza alcun problema.
Personalmente non so se consigliarvi la visione di questo telefilm, ammetto di averlo aspettato con ansia dopo aver visto la (pessima, a mio parere) versione italiana. Il pilot mi aveva presa e sembrava carico di promesse, poi pian piano mi sono resa conto di quanto ogni cosa fosse un già visto che, come unica novità aveva l'essere ambientato in un ospedale.
Ho visto di peggio, certamente, ma ho anche visto di meglio. Se dovessi definire Red Band Society con una sola frase direi che è un prodotto né carne né pesce, da guardare se non avete niente di meglio da fare e se i cliché non vi infastidiscono eccessivamente.
(Menzione d'onore va però alla presenza di una coppia di madri fra i genitori dei ragazzi protagonisti: la situazione è stata affrontata in modo del tutto naturale, introducendo il tutto con garbo e analizzandone le complicazioni in maniera intelligente e senza forzature).
Ho visto di peggio, certamente, ma ho anche visto di meglio. Se dovessi definire Red Band Society con una sola frase direi che è un prodotto né carne né pesce, da guardare se non avete niente di meglio da fare e se i cliché non vi infastidiscono eccessivamente.
(Menzione d'onore va però alla presenza di una coppia di madri fra i genitori dei ragazzi protagonisti: la situazione è stata affrontata in modo del tutto naturale, introducendo il tutto con garbo e analizzandone le complicazioni in maniera intelligente e senza forzature).
# 5 - Hitlist
Al quinto posto fra le serie che noi di Subspedia quest'anno abbiamo amato di più, troviamo...
Una parte di me voleva motivare questa scelta appellandosi all'accento inglese di Russell Tovey (Kevin) o alla bellezza di Jonathan Groff (Patrick), ma sarebbe riduttivo dire che Looking vada visto solo per questi motivi (oltretutto mi fanno notare che Kevin entri in scena solo alla terza puntata, quando già eravamo innamorati della serie e dunque questo sia stato solo un valore aggiunto a tutto il resto).
C'è, in Looking, l'intenzione di raccontare la vita quotidiana di un gruppo di amici omosessuali, senza però girare attorno all'omosessualità come un qualcosa di eccezionale o un dettaglio davvero significativo.
Il personaggio di Patrick si fa i problemi e le paranoie di un qualsiasi trentenne, etero o gay che sia, tanto che è molto semplice identificarsi con lui (e, aggiungo io, volerlo prendere a ceffoni per tutte le sue turbe mentali... Patrick, hai visto quanto sei figo? Che problemi ti fai ad ottenere tutto quel che vuoi?).
Oltretutto la serie è stata apprezzata anche per il suo parlare in modo non stereotipato del mondo gay, affrontando inoltre i rapporti interpersonali in modo non banale (anche se poi tradimenti e relazioni amorose complicate sono argomenti già visti e sentiti).
Il personaggio di Patrick si fa i problemi e le paranoie di un qualsiasi trentenne, etero o gay che sia, tanto che è molto semplice identificarsi con lui (e, aggiungo io, volerlo prendere a ceffoni per tutte le sue turbe mentali... Patrick, hai visto quanto sei figo? Che problemi ti fai ad ottenere tutto quel che vuoi?).
Oltretutto la serie è stata apprezzata anche per il suo parlare in modo non stereotipato del mondo gay, affrontando inoltre i rapporti interpersonali in modo non banale (anche se poi tradimenti e relazioni amorose complicate sono argomenti già visti e sentiti).
E voi? Avete seguito queste serie? Che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
Al prossimo appuntamento!
- Aika Morgan
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- Aika Morgan