Che il teledipendente avesse un personalissimo modo di intendere la vita, l'avevamo capito. Ma quanti di voi vorrebbero provare a vedere il mondo con i suoi occhi? Immagino moltissime mani alzate. Per accontentarvi oggi vi propongo un viaggio nell'oscura mente del teledipendente per avvicinarci un po' di più a questa strana razza.
1- Lavoro
Il lavoro per il teledipendente non è altro che un'attività noiosa e obbligatoria che si frappone tra lui e le serie che guarda. Generalmente durante una giornata di lavoro il teledipendente conta i minuti e i secondi che lo separano dal suo ritorno a casa, ma non perché sia particolarmente ansioso di rivedere la famiglia, ma perché sa che, finalmente, potrà riabbracciare il proprio PC e riprendere da dove ha forzatamente interrotto. I soldi guadagnati tramite l'attività lavorativa vengono parzialmente spesi per il proprio sostentamento e prevalentemente spesi per il mantenimento di una linea internet veloce ed efficiente.
Il lavoro per il teledipendente non è altro che un'attività noiosa e obbligatoria che si frappone tra lui e le serie che guarda. Generalmente durante una giornata di lavoro il teledipendente conta i minuti e i secondi che lo separano dal suo ritorno a casa, ma non perché sia particolarmente ansioso di rivedere la famiglia, ma perché sa che, finalmente, potrà riabbracciare il proprio PC e riprendere da dove ha forzatamente interrotto. I soldi guadagnati tramite l'attività lavorativa vengono parzialmente spesi per il proprio sostentamento e prevalentemente spesi per il mantenimento di una linea internet veloce ed efficiente.
2- Famiglia/amici
La famiglia e gli amici sono per il teledipendente soltanto degli umani che non sono in grado di capire. Il fatto che il teledipendente debba rapportarsi con dei conviventi consanguinei che non condividono il suo letargico stile di vita lo porta talvolta a sentirsi frustrato, incompreso, infelice. Gli amici in alcuni casi sembrano capirlo, ma tendono a considerarlo uno sfigato. Lui tende a non capirli e a considerarli degli sfigati incapaci di godere delle gioie delle serie TV.
La famiglia e gli amici sono per il teledipendente soltanto degli umani che non sono in grado di capire. Il fatto che il teledipendente debba rapportarsi con dei conviventi consanguinei che non condividono il suo letargico stile di vita lo porta talvolta a sentirsi frustrato, incompreso, infelice. Gli amici in alcuni casi sembrano capirlo, ma tendono a considerarlo uno sfigato. Lui tende a non capirli e a considerarli degli sfigati incapaci di godere delle gioie delle serie TV.
3- Occasioni sociali
Analogamente a quando accade per il lavoro, le occasioni sociali sono per il teledipendente delle attività che si frappongono tra lui e le sue amate serie. Ad aggravare la situazione, però, c'è la variabile denaro che in questo caso deve essere necessariamente speso per partecipare a questi rituali barbari. Il teledipendente non capisce perché deve prendere parte a queste occasioni, ma lo fa perché i conviventi consanguinei (che grazie alle serie TV ha imparato a chiamare “madre” e “padre”) spesso lo assillano relativamente alle sue piaghe da decubito causate dalle interminabili ore passate sul letto/divano a guardare telefilm. Spesso non è nemmeno al corrente dei costumi sociali e tende a prelevare espressioni direttamente dalle serie TV che rendono il suo modo di parlare vagamente retrò. *
*Esempi:
”Come te la passi?” per dire “come va?”
“Ti ha dato di volta il cervello?” per dire “ma sei scemo?”
Analogamente a quando accade per il lavoro, le occasioni sociali sono per il teledipendente delle attività che si frappongono tra lui e le sue amate serie. Ad aggravare la situazione, però, c'è la variabile denaro che in questo caso deve essere necessariamente speso per partecipare a questi rituali barbari. Il teledipendente non capisce perché deve prendere parte a queste occasioni, ma lo fa perché i conviventi consanguinei (che grazie alle serie TV ha imparato a chiamare “madre” e “padre”) spesso lo assillano relativamente alle sue piaghe da decubito causate dalle interminabili ore passate sul letto/divano a guardare telefilm. Spesso non è nemmeno al corrente dei costumi sociali e tende a prelevare espressioni direttamente dalle serie TV che rendono il suo modo di parlare vagamente retrò. *
*Esempi:
”Come te la passi?” per dire “come va?”
“Ti ha dato di volta il cervello?” per dire “ma sei scemo?”
4- PC
Se il cane è il miglior amico dell'uomo, allora il PC è il miglior amico del teledipendente (non si può considerare appartenente alla razza umana, converrete con me). Il PC è un fedele compagno che non giudica, che silenziosamente presenzia all'ingerimento di innumerevoli pacchetti di patatine mangiati davanti ad altrettanti episodi. Il PC non fa commenti acidi sulle sue discutibili scelte di abbigliamento casalingo, non lo considera uno sfigato, lo incoraggia e gli fornisce i mezzi quando viene preso dall'irrefrenabile voglia di guardare per l'ennesima volta tutte le puntate di Sandokan. Ma soprattutto, cosa non trascurabile, il PC è la siringa che gli permette di farsi la sua dose di telefilm.
Se il cane è il miglior amico dell'uomo, allora il PC è il miglior amico del teledipendente (non si può considerare appartenente alla razza umana, converrete con me). Il PC è un fedele compagno che non giudica, che silenziosamente presenzia all'ingerimento di innumerevoli pacchetti di patatine mangiati davanti ad altrettanti episodi. Il PC non fa commenti acidi sulle sue discutibili scelte di abbigliamento casalingo, non lo considera uno sfigato, lo incoraggia e gli fornisce i mezzi quando viene preso dall'irrefrenabile voglia di guardare per l'ennesima volta tutte le puntate di Sandokan. Ma soprattutto, cosa non trascurabile, il PC è la siringa che gli permette di farsi la sua dose di telefilm.
5- Tempo
Il tempo è un concetto ancora non completamente accettato dalla comunità teledipendente. Il teledipendente, infatti, imposta le sue giornate con una unità di misura che corrisponde ad un intervallo che approssimativamente varia dai 40 ai 45 minuti, la cui sottomisura si aggira intorno ai 20-25 minuti. Questo sistema orario gli permette di regolare la propria dipendenza in relazione agli eventi sociali o al lavoro. Il concetto di stagione, invece, gli è perfettamente chiaro anche se non coincide con la concezione convenzionalmente utilizzata dagli umani. La stagione, infatti, per il teledipendente inizia a settembre e finisce a maggio. L'unica festività contemplata è il Natale che, appunto, si festeggia a settembre.
Il tempo è un concetto ancora non completamente accettato dalla comunità teledipendente. Il teledipendente, infatti, imposta le sue giornate con una unità di misura che corrisponde ad un intervallo che approssimativamente varia dai 40 ai 45 minuti, la cui sottomisura si aggira intorno ai 20-25 minuti. Questo sistema orario gli permette di regolare la propria dipendenza in relazione agli eventi sociali o al lavoro. Il concetto di stagione, invece, gli è perfettamente chiaro anche se non coincide con la concezione convenzionalmente utilizzata dagli umani. La stagione, infatti, per il teledipendente inizia a settembre e finisce a maggio. L'unica festività contemplata è il Natale che, appunto, si festeggia a settembre.
Ci tengo a notificare che nessun teledipendente è stato forzato a fare questo genere di confessioni, né è stato maltrattato, né (che Dio gliene scampi) gli è stata sospesa la connessione internet. Questi rilievi sono stati fatti per il solo amore della scienza nel pieno rispetto della comunità teledipendente.
- Funke
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