Eccoci qua, pronti a riprendere tutto quello che e' successo nelle scorse settimane e a passarlo sotto al microscopio! Se vi chiedete come mai abbia saltato questi ultimi appuntamenti, e' presto detto: sarebbe stato decisamente poco carino fare un articolo lungo cinque righe, non credete? Perche' abbiamo appena trascorso delle settimane di carestia, per quanto riguarda gli easter egg, ma se non altro qualche briciola di pane con cui sfamarci e' rimasta. Pronti per partire all'avventura? Non vi resta che premere sul pulsante qua sotto!
GOTHAM
Desolazione numero uno, potremmo definirle cosi' queste settimane. Episodi strepitosi, come sempre e forse anche piu' di sempre, ma che lasciano a noi esploratori del mistero ben poco su cui lavorare. Notate bene: ben poco, non nulla! Perche' qualcosa, a voler ben guardare, c'e' sempre. Ad esempio, nella 01x13 fa la sua comparsa Arnold Flass, anche se gia' lo avevamo visto nell'episodio precedente mentre faceva il marpione con la signorina Kringle che, gia' che ne stiamo parlando, non me la racconta troppo giusta. Comunque, tornando a noi, Flass: perche' e' cosi' importante? Perche' il rapporto tra lui e' Jimbo e' una delle trame che vengono affrontate in quel capolavoro del fumetto che e' Batman: Anno Uno, di cui vi ho gia' parlato innumerevoli volte e che ormai dovreste aver letto anche solo per sfinimento. Anche su carta, Flass e' un poliziotto corrotto che gestisce un suo giro d'affari, entrando fortemente in collisione con l'integerrimo Gordon. In un primo momento, Arnold cerca di piegare (fin troppo letteralmente) il nuovo arrivato usando le maniere forti e conciandolo male a suon di pugni, accompagnato da alcuni suoi fedelissimi. E secondo voi Jim poteva starsene fermo e non reagire? Assolutamente no, con l'unica differenza che quando il nostro (futuro) baffone decide che e' arrivata l'ora della vendetta, lo fa in primis da solo, e poi armato di una bellissima mazza da baseball di legno, con cui spacca naso e corna al caro Flass (che ovviamente non ammettera' MAI di esser stato picchiato da una persona sola). Passando invece agli ultimi due episodi, vediamo la nascita di uno dei nemici piu' temibili di Batman, lo Spaventapasseri: anche se ad agire, almeno per il momento, e' il padre, gli autori ci fanno comunque dare un'occhiata ad un giovanissimo Jonathan Crane, complice (involontario) del folle piano del padre. E' interessante a tal proposito ripercorrere le pagine di una serie ormai conclusa, Batman: The Dark Knight, che si riprometteva di analizzare le origini dei piu' famosi nemici dell'Uomo Pipistrello, andando ad indagare le motivazioni che li hanno spinti nei loro intenti criminali. In particolare, nei numeri dal 10 al 15, in cui viene raccontata una storia molto simile a quella che vediamo sullo schermo, con una sola differenza: in questo caso, il padre di Jonathan non utilizza dei fobici qualsiasi per i propri esperimenti, ma utilizza il figlio come cavia, analizzando ogni suo comportamento volontario ed involontario come se fosse, appunto, il soggetto di un esperimento. Cio' che risulta ancora piu' interessante e' la strana fine che gli autori fanno fare a Jonathan, che definisco "strana" perche', pur discostandosi enormemente dall'origine classica raccontata nel fumetto, ci da' tranquillamente due elementi fondamentali per una serie impostata come Gotham: una motivazione plausibile e "reale" per cui il giovane Crane potrebbe scegliere di farsi chiamare PROPRIO Spaventapasseri e soprattutto un nemico che rimane, almeno per il momento, in "stasi", fermo nel reparto psichiatrico di un ospedale in attesa di maturare. Comunque sia, devo davvero complimentarmi per questa nuova svolta che ha preso la serie, in cui si riescono a portare avanti contemporaneamente piu' linee narrative, inquadrate pero' all'interno di "story arc" ben delineati... ossia, una struttura che rispecchia alla perfezione quella di un fumetto. Non so sinceramente quando Bruno Heller, lo sceneggiatore principale di Gotham, se ne intenda di fumetti, ma sono certo che stia facendo un lavoro particolarmente preciso, tessendo una tela che ha piu' fili in apparenza slegati tra loro, ma che riescono comunque a formare un tutt'uno sorprendentemente coeso. Ok, ho finito di tessere (scusatemi, dovevo farla 'sta battuta!) le sue lodi, passiamo oltre!
THE FLASH
Meno male che c'e' Flash, che fornisce sempre materiale a pacchi! Anche qui, partiamo con l'episodio di tre settimane fa e con un ritorno a sorpresa: avete riconosciuto i criminali fermati da Barry ad inizio puntata? Sono proprio la Gang della Scala Reale, che era gia' stata affrontata da Ollie nella seconda stagione di Arrow. Ma andiamo subito alla "ciccia", come si suol dire, e parliamo di Hartley Rathaway, il Pifferaio. Cerchero' di essere il piu' obiettivo possibile parlandone, perche' e' da sempre uno dei miei personaggi preferiti, nonostante non mi sia mai interessato troppo a Flash o ai suoi nemici. Eppure, il Pifferaio ha sempre avuto un certo fascino, perche' cercava sempre un modo per mettersi all'opera, fino a capire che la strada migliore da intraprendere era di aiutare il prossimo, non di cercare in tutti i modi di ferirlo. Una differenza che emerge particolarmente tra il personaggio fumettistico e quello telefilmico e' il rapporto di Hartley con i genitori: se in The Flash abbiamo visto che e' stato diseredato in seguito al suo coming out (e quindi i genitori si sono meritati la distruzione della sede dell'azienda di famiglia, che andava rasa direttamente al suolo), nel fumetto gli e' invece molto affezionato, anche perche' grazie alle loro immense ricchezze gli e' stato possibile riacquistare l'udito, utilizzando un'apparecchiatura creata dal genio della robotica dell'Universo DC, il dottor Will Magnus. Oltre ad essere uno dei primi Nemici di Flash a cambiare casacca passando dalla parte dei buoni, il Pifferaio e' anche uno dei primi personaggi dei fumetti a fare coming out (e si', quello e' proprio David Singh, il capo di Barry), rivelando la propria omosessualita' piu' di vent'anni fa... e qui non possiamo non inchinarci al fumetto in genere, che in un'epoca in cui essere omosessuali veniva automaticamente collegato con malattie come l'AIDS, introducono un personaggio in cui molti giovani lettori e lettrici possono immedesimarsi, una persona che non ha paura di vivere i propri sentimenti liberamente, che ha commesso degli errori in passato, ma che ha anche il coraggio di andare oltre, tanto da stringere una fortissima amicizia con Wally West, il secondo Flash, e con sua moglie Linda (ci torniamo dopo, ci torniamo assolutamente dopo!). La vita di Hartley subisce uno scossone quando viene accusato della morte dei propri genitori, di cui e' in realta' colpevole Mirror Master: questo evento avra' ripercussioni spaventose sull'intera storia di Flash, in quanto si verranno a scoprire vecchi segreti tenuti proprio dal nostro Barry Allen. Non aggiungo altro a tal proposito, ma vi consiglio di leggere Identity Crisis, una delle saghe piu' scioccanti che siano mai state scritte, che vi faranno aprire gli occhi sul vecchio pregiudizio per cui i fumetti sono "roba da bambini". Mi fermo qui, anche se potrei davvero parlare per ore, anche perche' un altro personaggio di cui parlare. Ricordate quello che vi avevo scritto poco sopra, su una certa Linda? Ebbene si', miei cari lettori, si tratta proprio di QUELLA Linda, il nuovo interesse amoroso di Barry e Regina del Piccante di Central City (roba che io, calabrese d'origine ma assolutamente atipico, soffrivo per loro mentre mangiavano quella roba). Come ho gia' scritto sopra, in realta' ha ben poco a che fare con il primo Flash ed e' invece molto (molto) legata al secondo Flash, con cui ha anche due bellissimi gemelli, Jai ed Iris, a cui Wally trasmette anche il proprio legame con la Forza della Velocita'. La storia di Linda e' particolarmente triste, visto che le succede una delle cose piu' tragiche per una donna quando perde i gemelli di cui era incinta per colpa di Zoom (ricordate che ve ne avevo gia' parlato?). Il rapporto tra Linda e Wally si incrina, ma riescono a riconciliarsi e, durante l'ennesimo scontro tra Flash e Zoom in cui i due ritornano nel passato, viene "cancellato" l'attacco che aveva portato all'aborto. Finalmente questa donna potra' godersi un po' di meritato riposto? Hahahahaha, stolti. Ovviamente no, perche' in casa DC nessuno puo' stare tranquillo troppo a lungo (e' un po' come se i fumetti della DC li scrivesse Shonda, ci sono drammi e tragedie per tutti). Durante Crisi Infinita (uno degli eventi piu' importanti e piu' discussi della storia del fumetto, visto che ha MOLTISSIMI aspetti controversi), Wally riesce ad usare le ultime forze restanti per apparire a Linda avvertendola della propria imminente sparizione: da donna forte e tenace quale e', lei non si arrende alla possibile scomparsa dell'uomo che ama e, dopo averlo afferrato e baciato mentre ha in braccio i gemelli, viene trasportata insieme a loro in una realta' alternativa in cui il tempo scorre molto piu' velocemente... che e' l'ideale per una famiglia di velocisti, non credete?
E le altre? Beh, come vi ho detto in apertura, c'era poco di cui parlare, ma a furia di briciole di pane rischiavo di fare un articolo davvero troppo lungo! Per cui, tornate domani per la seconda parte, in cui parleremo della conclusione della "trilogia di Black Canary" e soprattutto del season finale di Constantine: la carne al fuoco e' davvero tanta e, posso assicurarvela, e' piu' succulenta che mai!
A domani,
- Fawed
Desolazione numero uno, potremmo definirle cosi' queste settimane. Episodi strepitosi, come sempre e forse anche piu' di sempre, ma che lasciano a noi esploratori del mistero ben poco su cui lavorare. Notate bene: ben poco, non nulla! Perche' qualcosa, a voler ben guardare, c'e' sempre. Ad esempio, nella 01x13 fa la sua comparsa Arnold Flass, anche se gia' lo avevamo visto nell'episodio precedente mentre faceva il marpione con la signorina Kringle che, gia' che ne stiamo parlando, non me la racconta troppo giusta. Comunque, tornando a noi, Flass: perche' e' cosi' importante? Perche' il rapporto tra lui e' Jimbo e' una delle trame che vengono affrontate in quel capolavoro del fumetto che e' Batman: Anno Uno, di cui vi ho gia' parlato innumerevoli volte e che ormai dovreste aver letto anche solo per sfinimento. Anche su carta, Flass e' un poliziotto corrotto che gestisce un suo giro d'affari, entrando fortemente in collisione con l'integerrimo Gordon. In un primo momento, Arnold cerca di piegare (fin troppo letteralmente) il nuovo arrivato usando le maniere forti e conciandolo male a suon di pugni, accompagnato da alcuni suoi fedelissimi. E secondo voi Jim poteva starsene fermo e non reagire? Assolutamente no, con l'unica differenza che quando il nostro (futuro) baffone decide che e' arrivata l'ora della vendetta, lo fa in primis da solo, e poi armato di una bellissima mazza da baseball di legno, con cui spacca naso e corna al caro Flass (che ovviamente non ammettera' MAI di esser stato picchiato da una persona sola). Passando invece agli ultimi due episodi, vediamo la nascita di uno dei nemici piu' temibili di Batman, lo Spaventapasseri: anche se ad agire, almeno per il momento, e' il padre, gli autori ci fanno comunque dare un'occhiata ad un giovanissimo Jonathan Crane, complice (involontario) del folle piano del padre. E' interessante a tal proposito ripercorrere le pagine di una serie ormai conclusa, Batman: The Dark Knight, che si riprometteva di analizzare le origini dei piu' famosi nemici dell'Uomo Pipistrello, andando ad indagare le motivazioni che li hanno spinti nei loro intenti criminali. In particolare, nei numeri dal 10 al 15, in cui viene raccontata una storia molto simile a quella che vediamo sullo schermo, con una sola differenza: in questo caso, il padre di Jonathan non utilizza dei fobici qualsiasi per i propri esperimenti, ma utilizza il figlio come cavia, analizzando ogni suo comportamento volontario ed involontario come se fosse, appunto, il soggetto di un esperimento. Cio' che risulta ancora piu' interessante e' la strana fine che gli autori fanno fare a Jonathan, che definisco "strana" perche', pur discostandosi enormemente dall'origine classica raccontata nel fumetto, ci da' tranquillamente due elementi fondamentali per una serie impostata come Gotham: una motivazione plausibile e "reale" per cui il giovane Crane potrebbe scegliere di farsi chiamare PROPRIO Spaventapasseri e soprattutto un nemico che rimane, almeno per il momento, in "stasi", fermo nel reparto psichiatrico di un ospedale in attesa di maturare. Comunque sia, devo davvero complimentarmi per questa nuova svolta che ha preso la serie, in cui si riescono a portare avanti contemporaneamente piu' linee narrative, inquadrate pero' all'interno di "story arc" ben delineati... ossia, una struttura che rispecchia alla perfezione quella di un fumetto. Non so sinceramente quando Bruno Heller, lo sceneggiatore principale di Gotham, se ne intenda di fumetti, ma sono certo che stia facendo un lavoro particolarmente preciso, tessendo una tela che ha piu' fili in apparenza slegati tra loro, ma che riescono comunque a formare un tutt'uno sorprendentemente coeso. Ok, ho finito di tessere (scusatemi, dovevo farla 'sta battuta!) le sue lodi, passiamo oltre!
THE FLASH
Meno male che c'e' Flash, che fornisce sempre materiale a pacchi! Anche qui, partiamo con l'episodio di tre settimane fa e con un ritorno a sorpresa: avete riconosciuto i criminali fermati da Barry ad inizio puntata? Sono proprio la Gang della Scala Reale, che era gia' stata affrontata da Ollie nella seconda stagione di Arrow. Ma andiamo subito alla "ciccia", come si suol dire, e parliamo di Hartley Rathaway, il Pifferaio. Cerchero' di essere il piu' obiettivo possibile parlandone, perche' e' da sempre uno dei miei personaggi preferiti, nonostante non mi sia mai interessato troppo a Flash o ai suoi nemici. Eppure, il Pifferaio ha sempre avuto un certo fascino, perche' cercava sempre un modo per mettersi all'opera, fino a capire che la strada migliore da intraprendere era di aiutare il prossimo, non di cercare in tutti i modi di ferirlo. Una differenza che emerge particolarmente tra il personaggio fumettistico e quello telefilmico e' il rapporto di Hartley con i genitori: se in The Flash abbiamo visto che e' stato diseredato in seguito al suo coming out (e quindi i genitori si sono meritati la distruzione della sede dell'azienda di famiglia, che andava rasa direttamente al suolo), nel fumetto gli e' invece molto affezionato, anche perche' grazie alle loro immense ricchezze gli e' stato possibile riacquistare l'udito, utilizzando un'apparecchiatura creata dal genio della robotica dell'Universo DC, il dottor Will Magnus. Oltre ad essere uno dei primi Nemici di Flash a cambiare casacca passando dalla parte dei buoni, il Pifferaio e' anche uno dei primi personaggi dei fumetti a fare coming out (e si', quello e' proprio David Singh, il capo di Barry), rivelando la propria omosessualita' piu' di vent'anni fa... e qui non possiamo non inchinarci al fumetto in genere, che in un'epoca in cui essere omosessuali veniva automaticamente collegato con malattie come l'AIDS, introducono un personaggio in cui molti giovani lettori e lettrici possono immedesimarsi, una persona che non ha paura di vivere i propri sentimenti liberamente, che ha commesso degli errori in passato, ma che ha anche il coraggio di andare oltre, tanto da stringere una fortissima amicizia con Wally West, il secondo Flash, e con sua moglie Linda (ci torniamo dopo, ci torniamo assolutamente dopo!). La vita di Hartley subisce uno scossone quando viene accusato della morte dei propri genitori, di cui e' in realta' colpevole Mirror Master: questo evento avra' ripercussioni spaventose sull'intera storia di Flash, in quanto si verranno a scoprire vecchi segreti tenuti proprio dal nostro Barry Allen. Non aggiungo altro a tal proposito, ma vi consiglio di leggere Identity Crisis, una delle saghe piu' scioccanti che siano mai state scritte, che vi faranno aprire gli occhi sul vecchio pregiudizio per cui i fumetti sono "roba da bambini". Mi fermo qui, anche se potrei davvero parlare per ore, anche perche' un altro personaggio di cui parlare. Ricordate quello che vi avevo scritto poco sopra, su una certa Linda? Ebbene si', miei cari lettori, si tratta proprio di QUELLA Linda, il nuovo interesse amoroso di Barry e Regina del Piccante di Central City (roba che io, calabrese d'origine ma assolutamente atipico, soffrivo per loro mentre mangiavano quella roba). Come ho gia' scritto sopra, in realta' ha ben poco a che fare con il primo Flash ed e' invece molto (molto) legata al secondo Flash, con cui ha anche due bellissimi gemelli, Jai ed Iris, a cui Wally trasmette anche il proprio legame con la Forza della Velocita'. La storia di Linda e' particolarmente triste, visto che le succede una delle cose piu' tragiche per una donna quando perde i gemelli di cui era incinta per colpa di Zoom (ricordate che ve ne avevo gia' parlato?). Il rapporto tra Linda e Wally si incrina, ma riescono a riconciliarsi e, durante l'ennesimo scontro tra Flash e Zoom in cui i due ritornano nel passato, viene "cancellato" l'attacco che aveva portato all'aborto. Finalmente questa donna potra' godersi un po' di meritato riposto? Hahahahaha, stolti. Ovviamente no, perche' in casa DC nessuno puo' stare tranquillo troppo a lungo (e' un po' come se i fumetti della DC li scrivesse Shonda, ci sono drammi e tragedie per tutti). Durante Crisi Infinita (uno degli eventi piu' importanti e piu' discussi della storia del fumetto, visto che ha MOLTISSIMI aspetti controversi), Wally riesce ad usare le ultime forze restanti per apparire a Linda avvertendola della propria imminente sparizione: da donna forte e tenace quale e', lei non si arrende alla possibile scomparsa dell'uomo che ama e, dopo averlo afferrato e baciato mentre ha in braccio i gemelli, viene trasportata insieme a loro in una realta' alternativa in cui il tempo scorre molto piu' velocemente... che e' l'ideale per una famiglia di velocisti, non credete?
E le altre? Beh, come vi ho detto in apertura, c'era poco di cui parlare, ma a furia di briciole di pane rischiavo di fare un articolo davvero troppo lungo! Per cui, tornate domani per la seconda parte, in cui parleremo della conclusione della "trilogia di Black Canary" e soprattutto del season finale di Constantine: la carne al fuoco e' davvero tanta e, posso assicurarvela, e' piu' succulenta che mai!
A domani,
- Fawed